Il microbiota intestinale è uno degli elementi fondamentali di tutto l’ecosistema dell’individuo costituito da oltre 100 miliardi di cellule, più del nostro intero corpo! Composto prevalentemente da batteri, oltre a lieviti, parassiti e virus. Quando queste comunità vivono in equilibrio vi è una condizione definita di EUBIOSI e SALUTE. 

Convivono più  di 1000 specie diverse, un’alta densità e variabilità microbica. 

Le sue preziose funzioni sono:

PROTETTIVA: contro gli agenti patogeni 

STRUTTURALE: forma la barriera intestinale mantendola integra e impermeabile ai patogeni 

METABOLICA: sintetizza enzimi, elimina tossine 

IMMUNOMODULANTE: tra risposta innata ed adattativa 

A livello di phyla sono quattro principali: (90% Firmicutes, Bacteroides, 10% Proteobacteria e Actinobacteria….)

Il Peso complessivo è di 1-2kg (lo stesso di un cervello adulto) con una espressività genica di 3,3 mln !!!!

ATTENZIONE: una disbiosi intestinale dà effetti sia locali che sistemici! 

I neonati hanno una comunità microbica intestinale semplice e acquisiscono un microbiota più complesso, simile a quello degli adulti, nei primi tre anni di vita. 

COME?

ATTRAVERSO LA MADRE! Infatti la modalità di parto è uno dei fattori più significativi tra quelli in grado di influenzare la composizione del microbiota durante il primo anno di vita. 

Rispetto ai bambini nati con parto vaginale, quelli nati con taglio cesareo hanno una gamma ridotta di specie batteriche e una maggiore concentrazione di batteri patogeni. Anche se in realtà quello che definisce la salute come abbiamo già detto è il perfetto equilibrio tra batteri cosiddetti buoni e cattivi.

L’eredità microbica materna viene trasmessa durante:

  • la gravidanza (per via transplacentare , mediante l’ingestione del liquido amniotico, e attraverso il sangue materno) 

LO SAPEVATE CHE la colonizzazione batterica della placenta è uguale a quella batterica orale della mamma? Se lei soffre di paradontiti o ha flora orale alterata più facilmente avrà parto prematuro? Inoltre anche il microbiota polmonare fetale è influenzato da quello placentare.

  • Il passaggio nel canale vaginale durante il parto (il neonato assorbire prevalentemente lactobacilli) 
  • l’allattamento al seno & contatto interumano pelle su pelle postnatale.

Quando inizia e di quanto tempo necessita la colonizzazione batterica neonatale?

Ricorda il 696 ovvero:

Dai 6 mesi prima della gravidanza (importante l’integrazione materna di bifidobatteri sin da prima della gravidanza)

9 mesi di gestazione

6 mesi di allattamento seno

Perché è così importante la costituzione di un microbiota sano nel neonato?

Per il suo neurosviluppo! (Il primo anno di vita equivale a 9 anni nell’adulto! Ecco perché è fondamentale una corretta gestione del piccolo, una diagnosi precoce di eventuali ritardi psicomotori ed iniziare tempestivamente un percorso di recupero). Vedi Metodo FSC.

Infatti maggiore è la biodiversità e densità del microbiota maggiore è la sinaptogenesi, mielinizzazione cerebrale del neonato; in numerosi studi è emerso come sindromi autistiche, disturbi cognitivo-comportamentali e relazionali, allergie, sono legate proprio ad una alterazione dell’equilibrio microbico e minore presenza, nello specifico di bifidobatteri! 

Per la costituzione del suo sistema immunitario, del suo corredo enzimatico/digestivo/metabolico. 

NOTA BENE: il microbiota agisce sulla farmacodinamica e sull’espressività caratteriale del soggetto

C’è un equilibrio tra batteri sani e patogeni direttamente stabiliti da madre natura da cui dipende il futuro del bambino & adulto. 

BIFIDOBATTERI: 

I primi tre anni di vita sono essenziali per lo sviluppo del microbiota e del sistema immunitario; plasmano la crescita!

Il 90% del microbiota infantile si sviluppa nei primi 1000 giorni di vita partendo dai 6 mesi antecedenti la gravidanza. Eventi perturbanti in fase pre / peri e post natale possono avviare un deragliamento del microbiota infantile dando future allergie, patologie autoimmuni, neurologiche, gastrointestinali, metaboliche sistemiche…

Studi recenti mostrano come i bifidobatteri siano batteri pionieristici del tratto gastrointestinale costituendo nei neonati nati a termine da parto vaginale e allattati al seno fino al 90% del loro microbiota durante i primi 12 mesi di vita. Sono la chiave di volta del microbiota infantile. I principali e maggiormente evidenziati dagli studi sono il bifidus longum, lactis, breve, infantis.

Anche se negli ultimi anni con l’aumento di parti cesarei, uso di latte artificiale, uso eccessivo di antibiotici, cibo industriale e pratiche igieniche eccessive questo ceppo batterico sta diminuendo con aumento specie dei clostridi responsabili di malattie neurologiche. Fondamentale è l’integrazione di bifidobatteri della madre prima ancora dell’inizio della gravidanza, nel mentre e successivamente nel neonato.

I Bifidobatteri aumentano nel terzo trimestre di gravidanza inoltre è inoltre la loro concentrazione è collegata al pattern ormonale materno ovvero al progesterone  che sostiene proprio i bifidobatteri!

Azione dei Bifidobatteri: 

  • Aumentano la resistenza alla colonizzazione patogena (specie dei clostridi)
  • Regolano  il neurosviluppo e la plasticità cerebrale 
  • Mantengono l’Integrità della barriera intestinale con azione antinfiammatoria
  • Impediscono la trascrizione delle ineterleuchine 8 responsabili delle NEC 
  • Modulano la risposta immunitaria tra innata ed adattativa

Perché è cosi importante il latte materno?

Il latte materno è ricco di HMOS oligosaccaridi ad uso pre-biotico ovvero fungono da cibo per i batteri del neonato nello specifico per i bifidobatteri che hanno un corredo enzimatico specifico per digerirli e crescere! Che perfezione della natura!

Tutto il microbiota vive metabolizzando ciò che ingeriamo MA, di cosa si nutrono i batteri buoni , compresi  (ma non solo) i bifidobatteri?

Di acidi grassi a catena corta (SCFA, butterato, acetato, propinato) provenienti dai vegetali, cereali integrali, olio nell’adulto, quindi nella madre; dalla degradazione del latte materno nel caso del neonato. 

Da questo breve quadro spero sia più chiara l’importanza del supporto osteopatico, ostetrico e nutrizionale per la mamma e per il neonato. 

Il mio consiglio è cercare di seguire sempre al meglio possibile le leggi della natura da cui proveniamo … e verso cui torniamo. 

Grazie

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